In questo articolo spiego cos’è la somatizzazione e come si curano le malattie psicosomatiche.
Lavoro come psicologo psicoterapeuta a Palermo e talvolta incontro persone con sintomi fisici molto spiacevoli che non passano neanche con le medicine. Quasi sempre hanno completato una lunga serie di visite ed esami che non hanno chiarito l’origine del problema.
Se hai qualcuno di questi sintomi, continua a leggere.
Nella maggior parte dei casi, tali sintomi sono collegati ad un chiaro disturbo organico e bisogna chiedere al medico cosa fare.
A volte però il dottore non riesce a capire l’origine del problema oppure le medicine non funzionano.
È probabile che si tratti di un disturbo psicosomatico e bisogna andare dallo psicologo (meglio se anche psicoterapeuta).
Infatti, i sintomi elencati sopra (ed altri ancora) possono avere un’origine psicologica: vediamo qual è…
Anche quelle psicosomatiche sono malattie a tutti gli effetti: si sta male come nelle malattie “vere”. Ma il problema è di tipo psicologico: non essere capaci di autoregolare le proprie emozioni. Per questo le medicine non servono (quasi) a nulla e ci vuole una buona psicoterapia.
Quando dobbiamo affrontare un impegno che ci provoca ansia, sentiamo lo stomaco in subbuglio. Oppure, se abbiamo raggiunto un obiettivo importante, ci sentiamo felici e pieni di energia.
Tutte le emozioni si manifestano attraverso il nostro corpo ed a volte lo sconvolgono.
Per questo motivo si ritiene che le emozioni siano una debolezza che ci impedisce di essere razionali.
Ma non è così!
Le emozioni sono una risorsa: ci permettono di progettare la nostra vita, scegliere ciò che desideriamo e risolvere i problemi.
È davvero importante non solo essere sensibili ma anche saper regolare la propria emotività.
Una buona regolazione degli affetti ci permette di affrontare e risolvere i dispiaceri della vita, in breve tempo e senza rimanere sconfitti.
A volte qualcosa non procede per il verso giusto: i processi di autoregolazione vanno in tilt e si determina un malessere fisico acuto o cronico.
“Somatizzare” significa che il corpo sta male ma i sintomi non sono determinati da una condiziona medica. Derivano piuttosto dall’impossibilità di elaborare le esperienze.
Così accade che nervosismo, ansia, rabbia ci "intossicano" e ci impediscono di prendere le giuste decisioni.
Le emozioni non producono dei cambiamenti, non si trasformano. La loro energia rimane bloccata nel corpo, dove danneggia la parte più debole: quando siamo “esauriti” o “stressati” accade proprio questo.
La qualità dei legami affettivi determina la nostra capacità di organizzare le emozioni.
Le relazioni familiari, soprattutto durante i primi anni di vita, sono fondamentali perché formano le strutture del cervello e della mente. Le strutture sono gli schemi con cui elaboriamo le esperienze quotidiane e reagiamo alle situazioni di stress.
Spesso chi lamenta problemi emotivi, ha vissuto in un ambiente familiare poco equilibrato: relazioni troppo intense e caotiche oppure fredde e rigide.
Poiché il problema sorge all’interno di relazioni di cattiva qualità, per curarlo serve una relazione “speciale”.
Il bravo psicoterapeuta è capace di riparare gli schemi affettivi che non funzionano.
Ecco perché una buona psicoterapia può risolvere il problema in tempi ragionevolmente brevi e senza assumere psicofarmaci.
Durante la psicoterapia le persone apprendono ad autoregolare le proprie emozioni.
Se tutto procede per il meglio, la sofferenza fisica si allevia nel giro di poche settimane.
Per risolvere definitivamente il problema ci vuole tempo ed un impegno regolare. Ma il premio è la conquista di un equilibrio e di una leggerezza mai sperimentati prima.
I disturbi psicosomatici sono malattie fisiche che non sono causate da una condizione medica ma da una cattiva regolazione delle emozioni. Per questo motivo è necessaria la psicoterapia che ripara, senza psicofarmaci, gli schemi affettivi che non funzionano.
Se sospetti di avere un disturbo psicosomatico consulta lo psicologo che saprà consigliarti subito cosa fare.